Braille, il sistema, le caratteristiche e le neuroscienze
Giuseppe Di Grande Aggiornato il 13/11/2023 08:00Il Braille è un sistema di lettura e scrittura Tattile a rilievo per non vedenti e ipovedenti, messo a punto dal francese
Louis Braille nella prima metà del XIX secolo.
Caratteristiche e struttura
L'elemento di base del Braille è il punto. Esso è l'unità di base inscindibile. Un punto Braille ha il diametro di circa 1,5 millimetri e l'altezza di circa 0,75 millimetri.
Per formare un Carattere avente un significato, più punti Braille vengono combinati all'interno di uno spazio predefinito chiamato cella. Una cella Braille è formata da 2 x 3 punti Braille. Una cella Braille ha la dimensione di 5 x 7,5 millimetri. La distanza tra i punti Braille della stessa cella è di 2,5 millimetri. Tra una cella e l'altra si interpone un ulteriore spazio, per consentire al tatto di distinguere una cella dall'altra. In genere lo spazio tra le celle è di 1,25 millimetri in orizzontale e di 2,5 millimetri in verticale.
Lo stato dei 6 punti all'interno di una cella Braille compone lettere e simboli. Le combinazioni possibili sono 64, compreso lo spazio, cioè la cella senza alcun punto alzato. L'attivazione e la disattivazione dei punti è assimilabile ai primi 6 bit del sistema binario, infatti 2^6 equivale a 64 combinazioni.
Il Braille può essere riprodotto su carta o su altri materiali plastici o metallici. Lo strumento classico di scrittura è la tavoletta e il punteruolo. Altri strumenti sono la macchina dattilobraille, i display Braille (particolari dispositivi elettronici utilizzabili autonomamente o collegati a un computer o a uno smartphone), le stampanti Braille.
La posizione dei punti
Ogni punto all'interno della cella Braille è figurativamente numerato. La numerazione consente di descrivere univocamente la posizione dei punti. Il punto 1 è in alto a sinistra; il punto 2 è al centro a sinistra; il punto 3 è in basso a sinistra; il punto 4 è in alto a destra; il punto 5 è al centro a destra; il punto 6 è in basso a destra. Come già accennato, ogni punto è racchiuso al centro di un ipotetico quadrato di 2,5 millimetri di lato.
Per esempio, per rappresentare la lettera A, viene posto in rilievo il punto 1; per rappresentare la lettera B, vengono posti in rilievo i punti 1 e 2; per rappresentare la lettera C, vengono posti in rilievo i punti 1 e 4, ecc.
Per imparare la rappresentazione Braille dell'alfabeto, dei numeri e dei segni di punteggiatura, si può leggere il tutorial Imparare il Braille in dieci minuti
Codifiche Braille e Unicode
A causa del limitato numero di simboli disponibili nell'alfabeto Braille (solo 64), esistono diversi significati per ogni Carattere, a seconda dell'argomento trattato e del linguaggio usato. Per esempio, il Braille si adatta anche a rappresentare musica, Matematica e chimica. Il Braille è stato inoltre adattato anche a scritture diverse da quella latina, come il Greco antico e i caratteri cirillici.
Il codice Braille è stato aggiunto allo standard Unicode nel settembre 1999 con la versione 3.0. Biblos utilizza pienamente Unicode, sia nella scrittura dei testi che nella composizione delle tabelle Braille utilizzate per la trasformazione da testo a Braille.
Lo standard Unicode codifica glifi Braille ad 8 punti in base al loro aspetto binario, seguendo l'ordine numerico ad essi assegnato. Il blocco Unicode per il codice Braille è U+2800 ... U+28FF. Il byte meno significativo contiene gli 8 bit del codice Braille. Il punto 1 corrisponde al bit più basso ed il punto 8 al bit più alto del byte. Biblos si avvale del codice Unicode per rappresentare nell'anteprima Braille i testi trascritti. Altresì la dattilobraille virtuale scrive i caratteri Braille utilizzando Unicode.
La percezione Tattile dei polpastrelli
I polpastrelli delle dita della mano sono i punti più sensibili per poter leggere il Braille. Le neuroscienze ci dicono che per addestrare il tatto sono necessarie continuate stimolazioni per acuire la percezione Tattile. La stimolazione delle dita data dalla lettura in Braille agisce sulle sinapsi che collegano i neuroni. L'area stimolata diventa più sensibile man mano che sempre più neuroni vengono coinvolti nell'elaborazione delle informazioni tattili. Più sessioni di lettura al giorno quindi migliorano la percezione Tattile delle dita, migliorando di conseguenza la lettura in Braille. Esercitarsi a leggere d'altronde è essenziale per acquisire velocità di lettura. I recettori tattili sono presenti in densità più elevate sulla punta delle dita delle mani. Senza l'intervento del sistema nervoso e il cervello gli stimoli sensoriali non servirebbero, se il cervello non traducesse gli impulsi elettrici in informazioni e poi non le interpretasse. Ed è proprio l'interpretazione di quegli stimoli a essere fondamentale per leggere in Braille, interpretazione migliorabile solo con l'addestramento.
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