In questo podcast parlo delle mie ricerche storiche e sociologiche sul Braille e sulla disabilità visiva. La storia del Braille è legata alla marginalizzazione delle persone cieche dopo la prima rivoluzione industriale, quando questi a seguito dell'urbanizzazione delle città erano esclusi dalla società e dalle opportunità di istruzione. Gli istituti per ciechi furono creati anche per rispondere a questa esigenza, oltre che per dare un capitale culturale e sociale ai non vedenti, altrimenti destinati all'emarginazione, al mendicismo e al vagabondaggio. L'invenzione del sistema Braille rappresentò una svolta epocale per le persone non vedenti, offrendo loro un'opportunità senza precedenti di uscire dalla condizione di marginalità. Infatti, grazie al sistema Braille, i non vedenti furono in grado di leggere e scrivere in modo autonomo, acquisendo una maggiore autonomia e indipendenza, due condizioni essenziali per poter emergere dalla loro grave condizione sociale di esclusi. Il sistema Braille rappresentò così il primo vero storico strumento di inclusione sociale e culturale per i non vedenti.

Fornisco anche una spiegazione tecnica sul Braille, un sistema di lettura e scrittura tattile sviluppato nel XIX secolo da Louis Braille, un giovane francese che perse la vista da bambino. Ancora oggi, questo sistema permette ai non vedenti di leggere e scrivere in modo autonomo.

Nel podcast parlo anche della Giornata Nazionale del Braille, che si celebra in Italia il 21 febbraio, come un'occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza del sistema Braille come strumento di inclusione sociale e culturale per le persone non vedenti. La Giornata Nazionale del Braille rappresenta un'opportunità per riflettere sulle sfide che i non vedenti affrontano quotidianamente nella società odierna e sul ruolo che il sistema Braille ha avuto per superare tali barriere.

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