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Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

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Il Periodico VISTO! intervista Giuseppe Di Grande

Aggiornato il 30/11/2022 08:00 
 

Visto! è un periodico di Informazione della sezione dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Siena. Dieci giorni fa il Presidente della sezione UICI di Siena - Massimo Vita - mi ha posto delle domande a cui ho risposto molto volentieri. Pubblico di seguito il risultato di questa Intervista.


D. Giuseppe, sei un programmatore autodidatta e hai raggiunto livelli importanti, quanto sarebbe importante una formazione in questo campo e quali possibilità aprirebbe ai disabili visivi?

R. Ho iniziato quando l'Informatica e la Programmazione erano viste come un gioco e i Computer ritenuti giocattoli. Oggi le cose sono notevolmente cambiate. La domanda è complessa e necessita di una risposta articolata su temi sociali e tecnologici.
Oggi, intendo proprio ora, la richiesta di professionalità di questo tipo nel mondo del Lavoro è particolarmente presente. La Scuola in particolare ha un difetto: in questi decenni in cui la Tecnica ha preso il volo, ha industrializzato la conoscenza e continua a sfornare professionalità in serie. Voglio dire che la creatività è stata relegata in altri ambiti, quelli che hai definito da "autodidatta". Eppure la creatività unita alla professionalità multidimensionale è una miscela esplosiva in grado di fare la differenza. Il talento ognuno non se lo può inventare, se non si è portati per qualcosa la si potrà svolgere così come un qualsiasi altro professionista. Questo discorso vale per tutti, non solo per i ciechi. Potrei consigliare ai giovani di puntare a una Professione che assecondi le proprie passioni e il proprio talento, ma qui siamo nel mondo degli ideali, in questa società quasi un'utopia. Per fare la differenza ed attrarre l'attenzione, anche in questo settore, devi avere una marcia in più, che non è la cecità. I giovani ciechi potrebbero avere qualche possibilità in più dei giovani vedenti, perché darebbero alle aziende che li assumessero il valore dell'accessibilità e dell'usabilità, due conoscenze ancora poco sentite. I diretti interessati - e noi siamo i diretti interessati - potrebbero diventare il punto di riferimento tra i loro colleghi, se ben formati. Tuttavia la conoscenza dell'accessibilità non è solo quella teorica acquisita a Scuola o con dei manuali (vale per tutto il resto del sapere), è anche quella pratica acquisita con dedizione sul campo. Per farsi notare bisogna fare, non basta solo credere di sapere. E poi parliamoci chiaro: i ciechi hanno un paracadute assistenziale che gli permette di osare più degli altri, nonostante la disabilità visiva: l'Accompagnamento. Questa indennità assistenziale consente di provarci, cioè provare a fare il Lavoro che più ci piace. Soprattutto per i giovani o per tutte le persone che non hanno o non hanno ancora una famiglia. Secondo me, i giovani per il loro futuro e quello del progresso positivo della società hanno solo una chance: fare gruppo coi loro compagni, al fine di essere loro i diretti autori di tecnologie e servizi. Siamo agli inizi della quarta rivoluzione industriale, in cui il precedente paradigma lavorativo è alla fine. Il Lavoro diventa sempre più smart, le parole d'ordine sono produttività e competitività. Oggi non c'è solo il fatto di competere con le altre persone vedenti - perché oggi il Lavoro è competizione, la cooperazione ormai è quasi di un'altra epoca -, oggi le persone poco produttive sono destinate ai margini della società, perché sono e saranno sempre di più sostituite da Robotica e Intelligenza Artificiale. La marginalità è già un ambito che conosciamo, e in questo ambito stanno arrivando nuovi ospiti. A me non piace questo, però se si vuole tentare di essere della partita si deve essere consapevoli di come il mercato e il Lavoro e la società sono cambiati e stanno cambiando, sempre più velocemente. A meno che non si abbia la forza e la potenza di adottare un nuovo paradigma Sociale e puntare sulla decrescita più o meno felice (un'utopia?). Se nei prossimi anni non si vuole restare ai margini e subire passivamente l'assistenzialismo della società, è d'obbligo prendersi di Diritto un ruolo. L'unico modo che si ha di farlo è quello di essere parte del sistema produttivo tecnologico-scientifico - anche unendosi con quegli altri ospiti della marginalità crescente -, quindi non essere passivamente fruitori, ma produttori insieme al resto del mondo. Ciò significa gonfiare il giusto la propria autostima e Acquisire le tre C necessarie al mondo del mercato, cioè conoscenza competenza e capacità, quindi tentare alla pari di fare impresa con il resto del mondo, oppure essere partecipi in quelle realtà produttive che oggi sviluppano le tecnologie che il mondo utilizza.

D. Il Progetto più grande e più conosciuto è Biblos, Cosa ci riserva Biblos per il futuro?

R. Biblos è il mio gioiello a cui ho legato indissolubilmente il mio nome. Oggi il futuro di una Tecnologia è sempre più a corto raggio, si riesce poco a fare previsioni per i prossimi anni o decenni. Rispetto alle vere rivoluzioni che ho introdotto più di un decennio fa, oggi la visione che ho di Biblos è quella di mantenere il Progetto vivo. Vivo significa tenerlo aggiornato in linea con gli sviluppi dei nuovi sistemi operativi, continuando a correggere errori o a introdurre cambiamenti che possano incontrare il gradimento degli utenti e delle realtà professionali dove oggi viene utilizzato. In Biblos c'è tutta la mia professionalità Informatica, quella acquisita prima e durante la vita da cieco. I riconoscimenti stanno arrivando molto lentamente, l'ultimo quello di aver avuto l'incarico di Braille specialist presso la Stamperia di Associazione Progresso Ciechi e avere la soddisfazione di sapere che il personale conferma gli obiettivi di velocità e qualità che ho progettato e sviluppato.

D. Ci parli del Progetto "Notizie Online"?

R. Notizie Online è un gioco. Quando devo rilassare la mente dal Lavoro che sto facendo - si dice che si deve "staccare" un po' per rigenerare le idee -, sviluppo anche Notizie Online. "Staccare" per le altre persone significa andare a fare una passeggiata, Ascoltare Musica o fare attività Fisica. Per me staccare significa lasciare per qualche ora la Programmazione di un Software per dedicarmi alla Programmazione di un altro Software. Certo, non sempre è così, non si creda che io sia una macchina, le mie giornate sono divise tra Computer e Cucina, attività Fisica e Lettura, Giardino e Lavoro. Notizie Online è proprio il Lavoro di quando stacco dalla Programmazione di Biblos. Nel 2014 avevo fatto un esperimento con Il Fatto Quotidiano. Vidi che funzionava e mi consentiva di Leggere le ultime notizie con una facilità estrema. Il punto di forza dei miei Software è che io sono il primo utilizzatore: se non mi piacciono li cestino; quelli che emergono sono solo una minima parte. Successivamente sviluppai Repubblica. Poi, un anno fa, da quei Software che ho mandato in Pensione ho sviluppato Notizie Online. Nella versione attuale di Notizie Online ho aggiunto la possibilità di Ascoltare podcast, contenuti più o meno educativi che fanno piacere. A volte mi si chiede perché negli ultimi anni io scelga nomi così semplici per i miei Software, di cui Notizie Online è il miglior rappresentante. Gli acronimi sono degli anni ottanta, almeno secondo me che gli anni ottanta informatici li ho vissuti in pieno. Mi piace raggiungere la semplicità, mi piace che la mente delle persone non debba far fatica a ricordare o Scrivere un nome. Quindi ho fatto un compromesso con Google e ho scelto il nome più semplice che potesse esserci: Notizie Online. Anche questa è ingegneria Sociale.

D. In questi giorni è uscita la nuova versione di WinLuchy. A chi può essere utile e cosa fa?

R. Di WinLucy sono il coordinatore, finalmente non mi occupo solo di Programmazione. Anche se, essendo un programmatore, comprendo esattamente tutto il codice che WinLucy contiene e come esso debba evolvere. Il Lavoro che stiamo facendo è quello della riorganizzazione e ottimizzazione del codice (almeno per ora), introducendo solo piccoli cambiamenti e migliorie, secondo l'esperienza che ho portato in Tiflosystem. WinLucy è voluto e sostenuto dalla Fondazione Lucia Guderzo. La Fondazione nasce in memoria della dottoressa Lucia Guderzo e ne persegue l'impegno a fianco delle persone con disabilità. WinLucy è l'espressione di questa volontà e nasce come Software di aiuto alle persone sordocieche. Viene utilizzato anche dalle persone cieche, ipovedenti e qualche persona anziana. WinLucy è un Software multifunzione, va dall'editor di semplici testi alla Ricerca e ascolto di video su Youtube, dall'organizzazione di rubrica e agenda alla Lettura di quotidiani e periodici. In particolare, è possibile Leggere i periodici editi in Braille cartaceo dalla Fondazione Lucia Guderzo e quelli della Lega del Filo d'Oro, compreso l'inserto mensile alla Settimana Braille dal titolo Tecnologia e Scienza curato da me. WinLucy è un Software che si avvale della Sintesi Vocale, del Braille e dei caratteri ingranditi, per coprire le esigenze delle persone con disabilità visiva e uditiva, lieve o grave.
L'8 novembre abbiamo pubblicato una nuova versione di WinLucy, con alcune modifiche suggerite da me e accettate dall'amministrazione. Abbiamo completamente rimosso il vincolo della contribuzione per l'utilizzo di alcuni servizi, rendendo WinLucy totalmente libero da vincoli. Tutti i servizi ora sono gratuiti e liberamente utilizzabili, compresa l'Assistenza agli utenti. Dopo aver riscritto e reso più carino il sito dove WinLucy è ospitato (www.winlucy.it) e ricreato la community su Googlegroups, ora ci stiamo dedicando alla correzione di alcuni errori e all'ottimizzazione del codice. Abbiamo un piano di sviluppo e nei prossimi mesi potrebbero esserci sorprese particolarmente interessanti.

D. Esprimi un desiderio per il futuro di ciechi e ipovedenti.

R. Che i ciechi possano trovare la consapevolezza di essere parte della società, di trovare un ruolo che possa soddisfare le ambizioni personali e professionali di ognuno. I ciechi hanno una Storia, una Storia Sociale e personale ancora giovane. Le persone con disabilità visiva nel novecento hanno dedicato la loro vita unendosi in gruppi sociali - le Associazioni - che hanno permesso loro di conquistare Diritti e dignità. In questo nuovo millennio, dove l'identità Sociale delle persone con disabilità visiva è ormai ampiamente rodata e riconosciuta (a meno di qualche repentina involuzione), è necessario che si rinasca in una nuova società, dove l'identità personale di ogni singolo cieco sia riconosciuta per la propria essenza, che la diversità di ognuno possa avere un'esistenza piena di dignità, che ognuno possa esprimere la propria personalità ed essere partecipe del progresso materiale e spirituale del mondo.

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