Più vicina l'auto per non vedenti
Elena Meli Aggiornato il 21/07/2010 00:00MILANO - «Alcuni mi hanno detto che ero pazzo e avrei dovuto usare i fondi per qualcosa di più realistico, altri pensavano che fosse una grande idea. Alcuni sono increduli, altri pensano che il nostro Progetto sia incredibile». Così Marc Maurer, Presidente della National Federaton of the Blind statunitense, racconta il suo sogno, che ha iniziato ad accarezzare già dieci anni fa: vedere un cieco guidare un Auto, senza l'aiuto di nessuno. Oggi Maurer può rispondere agli scettici con una data: a gennaio prossimo, infatti, il primo prototipo di Auto per non vedenti (un SUV modificato) sfreccerà sul circuito di Daytona in occasione della gara Rolex 24 Hours.
Progetto - Tutto è iniziato nel 2007 quando il Virginia Tech, un Politecnico statunitense a forte vocazione innovativa, ha partecipato al DARPA Grand Challenge, una gara fra Auto senza Pilota sponsorizzata dal programma di Ricerca del Dipartimento della Difesa statunitense. Il Virginia Tech si piazzò terzo con un'Auto che montava sensori per il traffico, in grado di evitare incidenti e urti con altre vetture o oggetti. Forti di quell'esperienza, i ricercatori dell'università si sono proposti alla National Federation of the Blind per progettare un'Auto per ciechi, derivata da quel primo prototipo senza Pilota. Ed è così partito il programma di Ricerca, che culminerà il prossimo gennaio con la corsa in pista a Daytona della prima Auto per ciechi al mondo. Qualche sua caratteristica è già "filtrata" dai laboratori del Virginia Tech: le interfacce non visuali utilizzate per permettere ai non vedenti la guida, dando loro le informazioni raccolte dai sensori, sono principal
mente due, DriveGrip e AirPix.
INTERFACCE - Il DriveGrip è di fatto un Guanto con piccoli "motori" vibranti sulle nocche: attraverso la vibrazione l'Auto segnala al Pilota quando e quanto svoltare col volante; l'AirPix è invece una sorta di Schermo forato attraverso cui passa aria compressa, così da informare il guidatore sull'eventuale presenza e posizione di ostacoli o altre Auto di fronte o a lato della propria. Negli Stati Uniti le associazioni dei non vedenti sono già in fibrillazione e paragonano l'arrivo dell'Auto per ciechi allo sbarco sulla Luna: «Cambierà definitivamente il concetto di limitazione che la società associa alla cecità: ci vorrà tempo prima che un cieco alla guida venga accettato, ma pian piano tutto questo servirà a cambiare la percezione della gente nei confronti dei non vedenti» spiega Maurer. Le speranze sono tante, ma ci sarà da aspettare prima di vedere in strada questi veicoli speciali, che nelle intenzioni dei progettisti potranno aiutare anche chi cieco non è, e
vitando gli incidenti e rendendo la guida più sicura: «Speriamo di trasformare presto il nostro prototipo in un'Auto commercializzabile - ha detto Dennis Hong, l'ingegnere meccanico del Virginia Tech che guida il Progetto -. Non accadrà, però, fintanto che non avremo la certezza completa della totale sicurezza e affidabilità della Vettura. Occorreranno verosimilmente anni di test».