Facebook sta abbandonando la versione accessibile del social
Giuseppe Di Grande Aggiornato il 16/09/2022 19:00Il mio rapporto iniziale con Facebook non è stato molto felice. Era il 2008 quando mi registrai per la prima volta. Utilizzavo "www.Facebook.com", la versione desktop del social, ma in quelle pagine poco accessibili e per nulla usabili ci restai poco, chiudendo dopo qualche settimana il mio account. Come ho scritto in un articolo precedente, per me l'accessibilità di un prodotto o di un servizio è indice della Cultura di un produttore o di una intera comunità. Ritengo che la Cultura di Facebook sia alquanto carente, nonostante oggi Facebook, come altri grandi e piccoli dell'Informatica, appenda il gagliardetto dell'accessibilità nei suoi prodotti informatici.
In genere, per una persona vedente che si occupi di comunicazione, tutto ciò che si vede bene è un buon prodotto. Se volessimo restare su un piano superficiale questa regola funziona. Comincia a non funzionare più quando si scende nelle profondità della complessità del mondo. Oltre a trasmettere dei messaggi visivi, un prodotto informatico deve sottostare a delle regole. La prima regola è che esso viene creato per poter essere fruito da altre persone. È un concetto lapalissiano, ma non è affatto scontato.
Il mondo gira secondo un alto grado di complessità. Volendo considerare solo la parte vedente del mondo, la persona che vede si muove apportando un numero considerevole di variabili: può essere anziana o giovane, con un basso o alto grado di scolarizzazione, con una alta o bassa capacità tecnologica, comprensibilmente informatizzata o meno. Qui entriamo nella Scienza chiamata usabilità. Un prodotto Usabile si fa utilizzare con soddisfazione, efficacia ed efficienza. La soddisfazione è uno dei punti fondamentali dell'usabilità. Ma non è quella del produttore che si bea del proprio prodotto, la soddisfazione deve essere quella dell'utente che lo usa. Per esempio, se una persona anziana e poco informatizzata riesce con efficacia a utilizzare un prodotto raggiungendo con soddisfazione i propri obiettivi, allora il produttore può congratularsi con se stesso per aver offerto una versione Usabile che riesce efficacemente a raggiungere lo scopo per cui è stata sviluppata. Neanche questa regola è scontata, dovrebbero prenderla ad esempio tutti i siti Web pubblici o aperti al pubblico.
L'accessibilità e l'usabilità non vanno a detrimento della qualità di un prodotto. L'usabilità molte volte viene confusa con l'accessibilità; altre volte dell'accessibilità le aziende si fanno scudo, piegando qualche Legge che la cita a giustificazione del valore poco Accessibile del proprio prodotto. Infatti l'accessibilità è solo una parte della soluzione, perché un prodotto informatico allo stesso tempo può essere Accessibile e difficilmente fruibile.
Allarghiamo un po' il campo e prendiamo in esame Facebook, un Social network che dovrebbe accogliere tutta la società, pressoché tutta la variegata complessità degli utenti informatizzati. In una delle sue pagine di Assistenza, Facebook dice:
“Facebook si impegna a offrire un'esperienza eccellente per tutte le persone. Scopri le funzioni e le tecnologie che aiutano le persone con disabilità, ad esempio di tipo visivo e uditivo, a utilizzare al meglio Facebook.”
Ma è davvero così? Davvero Facebook si impegna ad offrire un'esperienza eccellente a tutte le persone? Tra le attività informatiche che porto avanti c'è la valutazione dell'accessibilità e dell'usabilità. Secondo la mia analisi, la versione desktop di Facebook è Accessibile giusto un minimo, ma per nulla Usabile. Alcuni che non si occupano di accessibilità e usabilità affermano che utilizzano Facebook e per loro è Accessibile. Secondo me i legami traumatici tra utente e Tecnologia assistiva, assimilabili in un certo modo alla sindrome di Stoccolma, possono essere rievocati anche in questo caso. Sto utilizzando un gergo Tecnico dove Accessibilità e Usabilità hanno un significato ben preciso e codificato, che non è quello popolarmente conosciuto. Un utente con disabilità che conquista l'utilizzo di Facebook - che non ha le competenze per valutare e immaginare come esso potrebbe essere notevolmente migliorato -, è appagato del proprio utilizzo del social, confrontando esclusivamente i propri risultati con quelli delle persone senza disabilità visiva. Ma a quale costo?
Facebook esiste in diverse versioni, qui prendo in esame solo la versione Web consultabile mediante browser. www.Facebook.com possiamo considerarla come versione full o desktop. Parallelamente ci sono altre versioni definite mobile, tra cui quella più Usabile per una persona cieca è mbasic.Facebook.com (indipendentemente che un cieco la utilizzi o meno!)
Facebook full (www.Facebook.com) come detto è poco Usabile. Sia per i contenuti dinamici, che per la struttura delle pagine. Facebook in questa versione risulta frustrante per chi deve consultarlo tramite screen reader. In diverse circostanze le sezioni non rispettano le basi dell'accessibilità, non utilizzano i normali tag che migliorerebbero l'esperienza di navigazione. In altri casi, la struttura presenta i contenuti in ordine poco Usabile. Non sto valutando il design grafico di Facebook, non ho la vista per poterlo fare, ma esclusivamente la struttura ad uso di un lettore di Schermo per persone non vedenti. Se solo si cambiasse l'ordine degli elementi, senza per questo variare la loro posizione spaziale sullo Schermo, per chi usa uno screen reader i contenuti sarebbero più usabili. Meta dice di avere un team che si occupa dell'accessibilità dei suoi prodotti - c'è una Pagina apposita (https://www.Facebook.com/accessibility)-. Mi chiedo se nel team ci sia impiegata qualche persona con disabilità visiva. Dai risultati offerti temo che la disabilità visiva là sia poco o mal rappresentata.
Nel 2010 provai a rientrare in Facebook: mi avevano suggerito di utilizzarlo tramite versione mobile, molto più Accessibile dell'altra. Effettivamente l'esperienza con questa versione fu più soddisfacente. Non che non ci fossero già allora delle mancanze, ma l'interazione Sociale tra le persone e buona parte degli strumenti era Accessibile e sufficientemente Usabile. Per esempio, profilo, pagine, gruppi erano sufficientemente navigabili mediante l'utilizzo dei normali tasti di navigazione dello screen reader (grazie a un utilizzo corretto dei tag Html). Anche se la gestione tramite questa interfaccia restava tre passi indietro alla versione full, questa volta rimasi su Facebook e piano piano organizzai la mia comunità di amici e di attività.
L'interfaccia utente di una applicazione consente alla persona di poter interagire col prodotto. La disposizione degli elementi in una interfaccia utente determina anche l'usabilità dello stesso. Per poter progettare una buona interfaccia utente, oltre ai principi dell'usabilità e dell'accessibilità, è indispensabile individuare il target di persone che se ne servirà. Un'applicazione destinata genericamente a tutte le persone, è inevitabile che debba essere Accessibile e Usabile anche dalle persone con disabilità, e in particolar modo da quelle con disabilità visiva. Volutamente non cito le leggi in merito, poiché vorrei mantenere il mio ragionamento sull'etica che Facebook dovrebbe tenere per non discriminare parte dei suoi utenti, reali o potenziali. Facebook è un Ambiente Sociale, non è un gioco ludico dell'Informatica. Tramite la sua interfaccia utente vengono mostrati e gestiti dei contenuti, l'obiettivo finale per il quale un utente si serve di Facebook. Quindi, non siamo di fronte a un'opera d'arte da contemplare, l'applicazione Facebook è un mezzo per arrivare a un obiettivo. Accessibilità indica la possibilità di poterci arrivare, Usabilità è il modo in cui ci si arriva.
Se la versione full di Facebook per me cieco è frustrante e poco Accessibile, quindi per nulla Usabile, tanto che mi aveva indotto inizialmente a rinunciarvi (mi rifiuto anche ora di utilizzare Facebook tramite interfaccia full, a parte qualche Operazione di Emergenza), la versione mobile è sufficientemente Usabile da farmi rimanere. Però questa versione, con il passare del tempo, piuttosto che colmare il divario con la full, sembra che sia stata lentamente abbandonata. Certo, sull'abbandono la mia è solo un'ipotesi, osservando Facebook dall'esterno mentre subisce modifiche scomposte che si allontanano dai principi fondamentali dell'usabilità. Questi sono dei miei ragionamenti fondati sull'osservazione del lento degrado dell'interfaccia utente di questa versione.
Il tempo che un utente dedica a Facebook in parte viene speso per gestire l'interfaccia utente, in parte per aggiungere o interagire con i contenuti di altri utenti. Quando il tempo speso per gestire l'interfaccia si fa più oneroso rispetto a quello di interazione, allora la soddisfazione dell'utente diminuisce, cioè l'usabilità del prodotto si fa scadente. Il produttore dovrebbe capire che l'utente resta proprietario del proprio tempo. Se per compiere una Operazione gli si impone di cliccare cinque volte su degli elementi, quando sarebbe sufficiente cliccare due volte - se l'Informazione si fosse presentata attraverso un'interfaccia diversa -, l'utente matura una propria opinione, consapevole o inconsapevole che sia, perché gli viene sottratto del tempo. Quanto tempo un utente è disposto a impegnare per districarsi tra le scritte di una interfaccia poco Usabile? Quante volte un utente rinuncia a raggiungere un obiettivo perché il Percorso per raggiungerlo è irto di barriere? In questo caso, una persona potrebbe decidere di impegnare il proprio tempo in modo diverso e abbandonare Facebook. Purtroppo Facebook oggi è un Ambiente Sociale in cui la gente sviluppa le proprie attività professionali e i propri rapporti interpersonali, cioè è assimilabile alla realtà quotidiana che gli individui vivono. Oggi Facebook dovrebbe detenere la responsabilità Civile del suo prodotto Sociale. Perciò è inaccettabile che delle persone con disabilità visiva sufficientemente informatizzate, debbano essere marginalizzate anche in un luogo virtuale - virtualità simbolo della convivenza universale -, a causa di scarse competenze e cattive scelte progettuali in ambito di accessibilità e usabilità.
Nei prossimi paragrafi sono costretto ad utilizzare un gergo Tecnico, tipico di Facebook. Mi è necessario per descrivere il problema.
Nella gestione delle pagine e dei gruppi Facebook mobile ha avuto sempre carenze, comunque superabili con qualche rinuncia o con l'uso eccezionale della versione full. I problemi sono nati quando Facebook mobile ha fatto venire meno alcune funzionalità indispensabili per una soddisfacente interazione con gli utenti della propria comunità.
Il 15 dicembre 2020 - come ho scritto in un altro articolo - Facebook ha rimosso interamente la sezione Messaggi nella versione mobile. Da quella data in poi gli utenti della versione mobile non hanno potuto più gestire le proprie chat dall'interno di questa versione. C'è un sito apposito per fare ciò - www.messenger.com -, ma possiede quasi gli stessi problemi di usabilità della versione full.
A giugno del 2022 molte notifiche riferite alle proprie interazioni portano a una Pagina di errore. Non è più possibile interagire proficuamente, perché cliccando su una notifica non si viene più portati nella Pagina contenente l'interazione. Ci sono altri trucchi da utilizzare per poter Leggere le proprie notifiche, come utilizzare la versione full, ma non si tratta più di fruire di un prodotto, ma di resilienza alla fruizione. Post, Commento e Risposta sono strumenti di interazione di Facebook con cui l'utente può pubblicare un contenuto, può commentarne uno già pubblicato, può rispondere a un commento già presente. Nello stesso periodo il pulsante per rispondere a un commento genera una Pagina di errore, a causa di un indirizzo sbagliato. Solo se il commento possiede già delle risposte, cliccando sul nome di anteprima dell'ultimo commentatore si può accedere alla Pagina delle risposte.
Poco prima di settembre mi accorgo che l'interazione coi gruppi sta cambiando, in peggio. Volendo lasciare un commento su un qualsiasi post che transita in un gruppo, la Pagina dove lasciare il commento mostra l'interfaccia full di Facebook, pur mantenendo nella barra degli indirizzi quello della versione mobile, trascinandosi dietro tutti i problemi di accessibilità e di usabilità di questa versione. Data la dinamicità delle pagine della versione full, scrivere un commento con questa versione è a dir poco frustrante, a causa delle continue interruzioni di finestre popup di suggerimenti non richiesti che mandano in tilt lo screen reader. L'anomalia è ad intermittenza, penso di averne individuato la causa.
Le pagine classiche di Facebook ora stanno lentamente migrando a una nuova piattaforma, gestibile solo attraverso la versione full del Social network. Facebook è interazione coi propri utenti, non è un blog verticale dove uno scrive e gli altri leggono. La nuova versione delle pagine non è più gestibile da Facebook mobile. Sono amministratore di due pagine. Fino a prima di questa migrazione ero amministratore di una terza Pagina di una televisione locale (con oltre 20 mila iscritti). Anche se per ora le pagine possono ritornare alla versione classica - gestibile anche attraverso Facebook mobile -, questo non durerà ancora a lungo: Facebook minaccia che a breve tutte le pagine saranno migrate alla nuova versione. Per me sarà difficile continuare ad amministrare una Pagina, dovendomi adeguare all'inusabilità della versione full.
Utilizzando Windows 11 ho fatto l'ipotesi che potesse esserci un'app di Facebook per Windows, così come per gli Smartphone e i Tablet. Effettivamente ho trovato l'app Facebook sul Microsoft Store. Sorpreso di ciò, l'ho installata, ma l'app per Windows che Facebook ha saputo sviluppare si limita a creare un collegamento sul desktop che porta alla versione full. Chiunque sa creare una Icona sul desktop di una Pagina Web, non era necessario scaricare una falsa app che facesse ciò.
Torno a un Linguaggio meno Tecnico. Per chi non comprende la portata di questi cambiamenti, posso solo aggiungere che oggi Facebook per i ciechi potrebbe diventare una attività lavorativa, sempre che non si dovesse rincorrere sempre l'accessibilità e l'usabilità di un prodotto informatico, come se le persone con disabilità fossero persone di serie B. L'accessibilità e l'usabilità non sono quantificabili a seconda di quanti slogan sull'accessibilità mostra un portale, ma si misurano con la soddisfazione reale di un utente che usa il prodotto. Dato il ruolo che oggi Facebook ha assunto, non è accettabile ledere il Diritto di accesso a una parte minoritaria di persone.
Temo che Facebook stia abbandonando la versione mobile. Non ricordo più quante volte in questi mesi ho utilizzato il modulo di segnalazione degli errori, sperando che prima o poi qualcuno mi leggesse e prendesse in considerazione le mie dettagliate segnalazioni. A volte, irritato da quel muro di gomma con cui tentavo di interagire, ho utilizzato dei toni forti. In una società normale la contribuzione volontaria e professionale sarebbe apprezzata, perché il beta testing di un prodotto informatico in genere è un costo da preventivare nel Progetto di base.
È scoraggiante continuare ad utilizzare Facebook per una persona con disabilità visiva che voglia ancora avvalersi di un Computer. La mia ipotesi è che Meta voglia lentamente scoraggiare gli utenti dall'uso dei browser e dirottarli completamente alle proprie app, quelle in cui il controllo da parte dell'Azienda è totale. A rimetterci sono le persone che utilizzano delle tecnologie assistive, quelli definiti fragili, i primi ad accusare le mancanze dovute alle scelte politiche di queste grandi multinazionali.
Parafrasando le conclusioni di un altro mio articolo sull'accessibilità e sulla Cultura, Accessibilità non è un elenco più o meno dettagliato di linee Guida da rispettare, ma è un pensiero culturale che estende la responsabilità e la convivenza Sociale a tutte le diversità, anche in campo tecnologico. I big dell'Informatica mondiale dovrebbero dare il buon esempio, facendo partecipare tutte le diversità nei processi aziendali che progettano e costruiscono nuove tecnologie sociali, per non ritrovarsi più nella situazione di dover rincorrere una Tecnologia e pietire un accesso che con questa forma mentis non potrà mai proficuamente realizzarsi.
Glossario (definizioni tratte da Wikipedia)
- Accessibilità: Per accessibilità si intende la possibilità, da parte dei sistemi informatici, di fornire i servizi anche a coloro che sono affetti da disabilità temporanee e non, che quindi utilizzano tecnologie ausiliarie. Numerosi documenti nazionali e internazionali fissano regole e strategie per ovviare a problemi di accessibilità. La Legge italiana n.4 del 9 gennaio 2004 sancisce: «1. Ai fini della presente Legge, si intende per: a) «Accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari.” Per essere Accessibile, una Tecnologia è necessario che disponga di tutte le semantiche importanti sulla propria funzionalità, in modo che la Tecnologia assistiva di fruizione possa comprendere e elaborare il contenuto e adattarlo all'utente.
- Facebook: Facebook è un social media e rete Sociale statunitense, inizialmente nato come servizio gratuito universitario e successivamente ampliato a scopo commerciale, posseduto e gestito dalla società Meta Inc. e basato su una piattaforma Web 2.0. Nel 2017 ha raggiunto 2,23 miliardi di utenti attivi mensilmente, e si è classificato come primo servizio di rete Sociale per numero di utenti attivi raggiungendo un enorme successo planetario e cambiando profondamente molti aspetti legati alla socializzazione e all'interazione tra individui, sia sul piano privato che su quello economico e commerciale.
- Interfaccia utente: L’interfaccia utente (anche conosciuta come UI, dall'inglese User Interface) è un'interfaccia uomo-macchina, ovvero ciò che si frappone tra una macchina e un utente, consentendone l'interazione reciproca: in generale può riferirsi ad una macchina di qualsiasi natura, tuttavia l'accezione più nota è in ambito informatico con l'interazione utente-Computer.
- Usabilità: L'usabilità è definita dall'ISO (International Organization for Standardization), come l'efficacia, l'efficienza e la soddisfazione con le quali determinati utenti raggiungono determinati obiettivi in determinati contesti. In pratica definisce il grado di facilità e soddisfazione con cui si compie l'interazione tra l'uomo e uno strumento. Il termine non si riferisce a una caratteristica intrinseca dello strumento, quanto al processo di interazione tra classi di utenti, prodotto e finalità. È però d'uso comune - per estensione - l'uso di questo termine in forma di aggettivo (ad esempio: questo strumento è particolarmente Usabile). Il problema dell'usabilità si pone quando il modello del progettista (ovvero le idee di questi riguardo al funzionamento del prodotto, che trasferisce sul design del prodotto stesso) non coincide con il modello dell'utente finale (ovvero l'idea che l'utente concepisce del prodotto e del suo funzionamento). Il grado di usabilità si innalza proporzionalmente all'avvicinamento dei due modelli (modello del progettista, e modello dell'utente).