Biblos: Dalla Videoscrittura Braille all'Intelligenza Artificiale - Riflessioni sul futuro
Giuseppe Di Grande Aggiornato il 08/12/2023 08:00Oggi le intelligenze artificiali sono sempre più presenti nella scena Informatica mondiale. Biblos, almeno per ora, resta un Software della generazione Informatica precedente, cioè installa su un Computer degli strumenti con cui l'utente interagisce per arrivare a un obiettivo. L'interazione tra utente e Software si realizza attraverso la Tastiera o il Mouse, mentre il compito di Biblos è semplificare il più possibile tale interazione attraverso la sua interfaccia Accessibile e Usabile.
Di accessibilità e usabilità credo che in questi ultimi venti anni se ne sia parlato fin troppo. Fin troppo perché tale concetti hanno incontrato tante difficoltà per fare breccia, tant'è che tutt'oggi se ne parla ancora poco e male, e a volte in maniera distorta. A volte l'usabilità viene scambiata per "semplice" fruibilità, altre è l'accessibilità a prenderne il posto. Anche con le nuove modalità di interazione Uomo-macchina apparse nella scena nell'ultimo decennio rimangono validi questi principi, soprattutto quello di usabilità. Infatti, mettendo in secondo piano Tastiera e Mouse, restano in campo le interfacce utente che hanno mostrato le loro informazioni prima attraverso sistemi touch e ora, con l'avvento delle intelligenze artificiali, attraverso l'interazione Vocale intelligente.
Biblos ha dato una spinta significativa al Braille, offrendo a questo sistema un rinnovamento attraverso una modalità di interazione Uomo-macchina del tutto nuova. Quando alla fine del 2007 la scena italiana del Braille stampato su carta era di dominio di pochi e stanchi centri specializzati, Biblos è arrivato nelle mani degli utenti come una vera scossa innovativa che ha dato a tutti l'Autonomia di Stampare autonomamente documenti in Braille.
Ancora oggi, dopo oltre quindici anni di sviluppo, Biblos è il Software di riferimento per chi ha una Stampante Braille e stampa su carta. Naturalmente, oltre a tutti gli altri utilizzi che gli utenti fanno del Software - Biblos non è soltanto Braille, ma una suite completa per fare Videoscrittura ad ogni livello -, oggi anche alcuni centri specializzati di stampa utilizzano Biblos, così come scuole, università, associazioni, rivenditori di stampanti Braille.
Quale potrebbe essere l'evoluzione di Biblos nel prossimo futuro? Immagino Biblos come un Word processor sempre più amichevole che abbia un assistente Vocale in grado di conversare con l'utente e capace di eseguire i suoi comandi. Visto che il mercato e gli utenti stanno mettendo le tastiere e i Mouse in secondo piano, quasi dimenticandone l'uso, una riflessione sulla futura Videoscrittura si rende necessaria. Nel 2010 mi ricordo che avevo acquistato un Monitor touch - lo stesso che ho ancora -, per poter sviluppare una interfaccia utente utilizzabile col Tatto. Poi la Tecnologia si è evoluta verso altre direzioni e Windows non ha avuto molta fortuna in questo senso, perché il touch si è diffuso principalmente nei dispositivi smart. Negli ultimi quindici anni possiamo dire che il mobile ha messo in secondo piano l'Informatica da scrivania. Non per questo ho smesso di attenzionare le evoluzioni tecnologiche, dove è innegabile che l'Intelligenza Artificiale si è imposta prepotentemente proprio nell'ultimo anno, diventando a pieno titolo la nuova generazione dell'Informatica.
Oggi l'Intelligenza Artificiale attrae sviluppi di ogni tipo, anche di quegli attori che intendono fare solo merchandising. Tutti sono affascinati dall'Intelligenza Artificiale, tutti vogliono dei sistemi "intelligenti". Biblos in questo senso potrebbe unire concretamente il mondo del Braille con quello della generazione Artificiale di contenuti, entrando a pieno titolo in questa nuova generazione di sistemi e avvicinando ancora di più le persone alla creazione autonoma e facilitata di Braille su carta, di grafici tattili, di Videoscrittura facile, di audiolibri dalla Voce Artificiale indistinguibile da quella umana. Però c'è un punto da risolvere, e non è banale.
L'evoluzione dei servizi informatici verso le infrastrutture cloud rappresenta una trasformazione significativa nel modo in cui vengono erogati e utilizzati i servizi digitali. In questa transizione, si sta verificando lo spostamento del focus dai dispositivi utente locali, come Computer e Smartphone, verso sistemi di elaborazione e stoccaggio remoti e condivisi, noti come "cloud". Questa tendenza è guidata dal fatto che la crescente complessità delle applicazioni e dei servizi richiede risorse informatiche sempre più potenti e scalabili. I tradizionali dispositivi utente non sono più in grado di gestire in modo efficiente le richieste di elaborazione e la gestione dei dati associati a queste applicazioni avanzate. Questa evoluzione indica un cambiamento significativo nel modo in cui concepiamo e fruiamo dell'Informatica, spostando il focus dalla proprietà Fisica degli Hardware locali alla fruizione di risorse virtualizzate e distribuite su scala globale. La tendenza è quella di non fare più acquistare una licenza di un prodotto agli utenti una tantum, ma far sottoscrivere loro servizi basati su abbonamento, i quali risiedono nelle piattaforme cloud di proprietà dei fornitori.
Questo aspetto può avere vantaggi per gli utenti e per i grandi fornitori, ma per i piccoli sviluppatori di Software si pongono diversi limiti, soprattutto quando si è in presenza di Software come Biblos. Per continuare a offrire Biblos gratuitamente, includendo i servizi dell'Intelligenza Artificiale offerti da terzi, potrebbero essere necessarie risorse economiche in grado di supportare tale sviluppo e mantenimento. L'utente potrebbe continuare ad avere Biblos in forma gratuita, ma un finanziatore che possa sostenere i costi di tale Operazione probabilmente sarà indispensabile. L'accentramento di questi nuovi servizi cloud credo non vada a vantaggio dei piccoli sviluppatori di Software, per quanto di pregio possano essere i loro prodotti. Per Biblos mi si pone un problema non da poco: trovare finanziatori o modelli di Finanziamento alternativi per coprire i costi di accesso ai servizi di Intelligenza Artificiale. Se per lo sviluppo di Biblos fino ad ora mi sono avvalso esclusivamente delle mie competenze e delle mie risorse, la dipendenza da servizi di terzi aumenta la complessità economica, per me singolo insostenibile. Introdurre in Biblos una dipendenza da fornitori esterni diventa una criticità da valutare attentamente, perché le politiche di questi fornitori potrebbero avere impatti significativi sul modello di base e sulla sostenibilità dell'offerta gratuita.
L'utente finale non si pone questi problemi, essendo estraneo al processo di analisi e sviluppo. Tuttavia è sotto gli occhi di tutti che l'accentramento dei servizi cloud oggi comporta sfide per i piccoli sviluppatori nell'ottenere accesso a risorse di elaborazione di massa a prezzi competitivi. In generale, per i Software o i servizi gratuiti si pongono serie riflessioni su come affrontare la questione e su come poter continuare lo sviluppo etico e sociale di applicativi.
Diversi decenni fa nell'Ambiente della Programmazione si ipotizzava che i Computer diventassero alla stregua di elettrodomestici. Forse oggi l'Informatica di consumo è proprio a un passo da questo traguardo, ma a che prezzo? Bisogna chiederselo. Sarà ancora sostenibile fornire un prodotto gratuito?
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