Buon Anno
Giuseppe Di Grande Aggiornato il 31/12/2021 08:30A Natale ho aperto l'articolo con un aforisma di Schulz, il famoso fumettista creatore dei Peanuts. Anche per augurare buon anno voglio cominciare questo articolo così:
“Buon anno a tutti! A tutti meno che a te, stupido gatto dei vicini!! Ti auguro un anno tremendo! Questo non è stato tanto bello... Buon anno, stupido gatto!”
La frase viene pronunciata da Snoopy, il cane di Charlie Brown, entrambi personaggi dei Peanuts. Essendo un cane Snoopy non può parlare, però è una delle menti più fervide dei fumetti. Classica è la sua posizione preferita, disteso sopra il tetto della sua cuccia, mentre guarda il cielo e pensa.
Eh già, non è stato proprio tanto bello il 2021, sia a titolo personale che a titolo generale. Professionalmente però le mie attività sono andate avanti, rinforzando anche dei rapporti che nel 2022 spero diventino ancora più forti e munifici di soddisfazioni.
“Dicevano tutti che quest’anno le cose sarebbero state migliori. Invece non è vero. Penso che ci abbiano rifilato un anno usato”, pensa Snoopy. Il personale rimanga personale, così come sostengo tacitamente quando uso i social network, per il generale sappiamo che l'Italia, così come parte del mondo, è ancora preda di una irrazionalità diffusa che rende precaria sia la vita che la socialità delle persone, dove i diritti dei cittadini vengono compressi a favore di una sempre più illogica ed inefficace condizione sanitaria.
Snoopy è un cane di razza beagle e il suo augurio iniziale è irresistibilmente Umano. Anche nel mio caso, dove in questo articolo involontariamente indosso i panni di Snoopy, l'augurio in generale è rivolto al mondo, a tutti. Scendendo nel particolare invece l'augurio arriva agli utenti di Biblos, poi ai collaboratori, poi alle persone care, escludendo sempre più te, stupido gatto dei vicini!
Uno dei più begli auguri di Schulz è: “Se mi fosse possibile fare un regalo alla prossima generazione, darei ad ogni individuo la capacità di ridere di se stessi”. Io aggiungo anche il senso critico e la ragione, meno Tecnologia e più libertà di essere.
In genere all'inizio di un nuovo anno si fanno dei propositi, possibilmente buoni, visto che i desideri si presume siano stati espressi ed esauditi a Natale. Snoopy direbbe: “Ho smesso di cercare di capire la gente da molto tempo. Adesso lascio che cerchino loro di capire me”. Non si è allontanato molto dal mio sentimento attuale. In generale non posso mangiare meglio di così, avendo felicemente scelto un'alimentazione vegana e ipocalorica ormai da quasi nove anni. Certo, bisogna mangiare i cibi giusti anche per chi ha scelto di essere vegano, potrebbe essere la morale proveniente da chi vorrebbe per forza sminuire il valore della mia scelta, senza tra l'altro conoscere i contenuti di questa scelta. Potrei Leggere più libri, come mi suggeriscono le copertine patinate di qualche rivista scientifica di fine anno. A dicembre ho letto 23 libri: devo ulteriormente aumentarne la quantità? È la qualità che conta, mi suggerirebbero i moralizzatori di prima, non la quantità, senza conoscere ciò che leggo. Invece posso senza ombra di dubbio scegliere di avere più aria, più natura, più luce. Trascorrere più tempo possibile all'aperto, magari in spazi verdi a contatto con la natura del mio bellissimo Giardino.
Professionalmente ci sarebbero diverse situazioni che potrebbero avverarsi, ma ciò dipende da variabili che senz'altro posso influenzare ma non controllare. Conviene perciò adottare un sano pensiero taoista e continuare a fare quanto di meglio so fare, perché tutto comincia adesso, perciò è spontaneo, mai determinato e mai casuale. Per Biblos ci sarebbero delle parti che dovrei rivedere, come la gestione dati delle mappe di tastiera e dei servizi internet, oltre che lo sviluppo del settore Stili, che mi dovrebbe impegnare per diversi mesi. Sicuramente continuerò a fare formazione, data la richiesta che non manca mai. Spero nel frattempo di completare un saggio sulla comunicazione e sulla cecità che assume sempre più i connotati di un libro, frutto della mia formazione in scienze sociali e delle mie ricerche più impegnate. Dopo averlo riletto e aggiustato almeno un migliaio di volte, debbo ammettere che questo lavoro si sta lentamente incastonando nella mia perfezione, anche se la perfezione per un essere Umano è sempre relativa al tempo e al luogo in cui vive. In generale vorrei che si tornasse alla ragione, perché ormai i falsari della politica hanno fatto pipì ampiamente fuori dal vaso; pertanto un cambio di paradigma sarebbe opportuno, e se questo cambiamento arrivasse dalla società civile sarebbe ancora meglio.
“Ho imparato così tanto dai miei errori che sto pensando di continuare a farne”, chiude Snoopy in saggezza, e con lui chiudo anche io questo tragico 2021. Non immaginatemi alla tastiera, perché l'ovvio è sempre in saldo, e non costruite mai la realtà a partire dall'opinione altrui. “Ho bisogno di molto riposo per il caso che domani sia un grande giorno. Probabilmente non lo sarà, ma se lo fosse, sarò preparato”. Pensatemi solo in cucina, intento a miscelare la mia creatività a un ingrediente e all'altro, e vi giunga il mio augurio più sincero: Buon Anno!
Charlie Brown: Un giorno ci toccherà morire.
Snoopy: Certo, Charlie, però gli altri giorni no.
Per ulteriore supporto ci si può iscrivere nel Gruppo di Biblos su Facebook o nel Canale di Biblos su Telegram.