Cos'è un grafico tattile: didattica per studenti e insegnanti
Giuseppe Di Grande Aggiornato il 14/06/2023 08:00La grafica tattile è un mezzo per trasmettere informazioni non testuali a persone non vedenti o ipovedenti e può includere rappresentazioni tattili di fotografie, mappe, grafici, diagrammi e altre immagini. la persona con una disabilità visiva può toccare queste linee e superfici in rilievo per avere le stesse informazioni che le persone vedenti ottengono guardando le immagini.
La grafica fornisce tante informazioni alle persone vedenti. Viviamo in un mondo fatto di immagini e grafica. I libri sono costellati di grafica e i loro autori la includono con l'intenzione di trasmettere informazioni ai lettori. Si pensi ai libri di testo, alle enciclopedie, ai dizionari, ai libri per l'infanzia e per ragazzi, pubblicazioni contenenti grafici e immagini che trasmettono messaggi sui personaggi, sulla storia, sui luoghi, dettagli sugli oggetti o qualsiasi altra cosa.
Riprodurre in grafica tattile immagini o fotografie troppo complesse in genere non è particolarmente significativo per la persona che legge in Braille. Tuttavia avere alcuni simboli inerenti all'argomento o alla storia che si sta leggendo è davvero importante. Per esempio, si immagini di stare leggendo un Libro di botanica. Le pagine mostrano alberi, piante e bellissime foglie. Si immagini di riprodurre le linee di quelle foglie a rilievo, per consentire al lettore non vedente di toccare con le dita le loro linee per comprenderne forma e struttura.
È davvero importante iniziare presto a insegnare ai bambini a Leggere la grafica. A scuola nel contesto classe scopriranno che i libri hanno tanti grafici con pari importanza del testo, e sentiranno l'esigenza di avere una riproduzione tattile di essi al fine di comprenderne appieno i concetti.
Insegnare ai bambini a esplorare l'ambiente è un'attività che dovrebbe essere loro fatta fare da molto piccoli. Se non riescono da piccoli a capire e gestire gli spazi dell'ambiente in cui vivono, man mano che cresceranno incontreranno molte altre difficoltà. È indispensabile per i bambini capire dove loro stessi si trovano nell'ambiente e dove gli oggetti sono in relazione con loro. Per esempio, è importante utilizzare parole come "davanti", "dietro", "sopra", "sotto", "sinistra", "destra". Se i bambini non lo apprendono sin da piccoli, quando si troveranno in classe non saranno in grado di trasferire queste informazioni a qualcosa di più simbolico, come un Libro, e comprendere cosa significa "in cima alla Pagina", "in fondo alla Pagina", "alla Pagina successiva", "alla precedente". Allo stesso modo avranno serie difficoltà a capire la grafica e ciò che rappresenta, perché non hanno assimilato i concetti di spazialità. Andare alla scrivania a sinistra, mettersi dietro a una sedia, mettere il Libro sopra o sotto un tavolo", sono azioni per le quali sono necessarie abilità acquisite sin da piccoli. Avere quelle esperienze fisiche e muoversi all'interno del proprio ambiente sono i prerequisiti per poterlo fare anche in forma astratta.
Gli studenti vedenti utilizzano le informazioni del loro ambiente visivo per formare molti concetti. Gli studenti non vedenti non possono acquisire queste informazioni direttamente, ma hanno bisogno di ottenerle con altre modalità. Quindi è necessario possedere le giuste esperienze per poterlo ottenere davvero. È del tutto inefficace fare toccare al bambino la rappresentazione tattile di una foglia, se questi non ha mai toccato una vera foglia. Certo, non è possibile far avere un'esperienza diretta su tutto, ma è necessario insegnare ai bambini il più possibile, al fine di consentire loro di astrarre la realtà anche per gli oggetti impossibili da toccare.
La grafica è qualcosa che dobbiamo insegnare ai bambini. I bambini vedenti sono abituati a interpretare l'ambiente visivo, i bambini ciechi molte volte non possono farlo. Quindi è indispensabile insegnare alle persone non vedenti come interpretare dei simboli e dare loro un significato. Si pensi alla cartina geografica dell'Italia: anche la persona vedente ha imparato ad astrarre il concetto, non potendone avere una visione diretta. Allo stesso modo bisogna insegnare al bambino non vedente a immaginare la forma fisica dell'Italia, utilizzando anche la grafica tattile.
Un altro esempio è quello della palla. Se si prende una palla, una persona non vedente può metterci le mani attorno, toccandone forme e profondità. Volendo riprodurre la palla su carta, dobbiamo proiettarne la forma in due dimensioni ed essa assume le fattezze di un cerchio. Il cerchio è quindi un simbolo della palla. Tuttavia il cerchio può assumere il significato di altre forme, compreso quello di se stesso, perché a volte un cerchio è solo un cerchio e non significa necessariamente che sia una palla. Per un bambino imparare che, in questo caso, il cerchio rappresenta una palla, astraendo il concetto di palla e proiettandolo al simbolo della palla riprodotto su carta in tattile, è un lavoro di astrazione utile per la sua vita scolastica e sociale. Poi, che si tratti di un cerchio o di un disco, di un cerchio grande o piccolo, per il bambino deve essere indifferente, sapendo che sono diversi modi in cui riproduciamo il simbolo che significa "palla". Partire da concetti molto semplici e passare dal tridimensionale al bidimensionale, fa parte del processo educativo per insegnare ai bambini ad astrarre la realtà fisica in cui vivono.
Gli studenti vedenti apprendono nuove informazioni con un procedimento che va dal generale allo specifico. Vedono tutto l'insieme, simultaneamente, e sono in grado di dire dove l'oggetto o l'immagine si inserisce in relazione ad altri oggetti che lo circondano; per esempio, la dimensione, la distanza, il tipo di oggetto. Gli studenti non vedenti imparano esattamente nella direzione opposta: dallo specifico al generale. Acquisiscono informazioni dal dettaglio che stanno toccando al momento, mettono mentalmente insieme tutti i dettagli dell'oggetto, poi uniscono i dettagli in una sequenza creando l'oggetto completo. Quindi costruiscono mentalmente un quadro intero da tutti i piccoli dettagli. Insegnare agli studenti a utilizzare e a unire le informazioni è molto importante.
Imparare a Leggere un grafico tattile dipende da quanto il lettore padroneggi i concetti di base e da quanta esperienza ha già avuto nella Lettura dei grafici. Se si sa più o meno cosa si sta toccando e si ha bisogno solo di un paio di dettagli, si può toccare velocemente il grafico per approdare subito al quadro generale. Però se non si conosce la figura di base, è indispensabile analizzare il grafico poco per volta, dettaglio dopo dettaglio.
È importante far iniziare ad esplorare il grafico tattile a partire da elementi di cui lo studente ha già avuto esperienza, quindi utilizzarli come nucleo principale da cui far esplorare tutto il resto.
Il modo in cui gli studenti si avvicinano a questo aspetto dipende dal contenuto - quanto di un contenuto capiscono; quanto nuovo sia per loro un concetto - e dipende anche dalla loro esperienza: hanno avuto esperienze precedenti nella Lettura dei grafici tattili?
Per riprodurre un grafico tattile leggibile e utile per lo studente bisogna adottare una regola di base, imprescindibile per ottenere un buon risultato. Si consideri che un grafico tattile non è un'opera d'arte che deve contenere esattamente tutto ciò che si vede nell'immagine o nell'oggetto di partenza. Un buon grafico tattile deve contenere solo i dettagli utili a comprendere il concetto in trattazione, quindi deve essere semplice e lineare. Ciò che si trova nell'immagine di base non deve essere riprodotto interamente nel grafico tattile. Se si parla di una mela, è secondario e poco utile riprodurre in tattile tutto l'albero. Se si parla di tutto il melo, è utile presentare dettaglio dopo dettaglio ciò che l'albero possiede, quindi un ramo, una foglia, una mela, il tronco, per poi infine presentare interamente l'albero, riprodotto con linee semplici, al solo scopo di spiegare allo studente in quale parte di esso si trovano i dettagli che ha toccato in precedenza.
A volte presentare tutto in forma grafica non è un metodo efficiente per lo studente non vedente. Potrebbero esserci troppi dettagli da esplorare o alcuni dettagli potrebbero essere superflui. Una soluzione è quella di utilizzare sia il testo che la grafica tattile. Per esempio, presentare il grafico tattile corredato da informazioni testuali scritte in Braille.
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