DiGrande.it

Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

Questo sito usa Cookie per personalizzare contenuti e annunci, fornire funzionalità per social media e analizzare i collegamenti. Chiudendo questo banner o continuando la navigazione acconsenti al loro uso.
Leggi la Cookie Policy di DiGrande.it

Cybernoid per Commodore 64, la macchina da combattimento

Aggiornato il 26/05/2020 05:00 
 Cybernoid schermata per Commodore 64

Cybernoid per Commodore 64 è uno di quei videogiochi che resterà nella Storia, pur non avendo alcuna particolare Innovazione Tecnica. Personalmente ero e sono rimasto innamorato della Musica, scritta dall'intramontabile Jeroen Tel, ma anche col gioco ideato e programmato da Raffaele Cecco ho trascorso ore di puro divertimento.

Wikipedia classifica Cybernoid come sparatutto, ma in realtà lo è solo in parte. Cybernoid The Fighting Machine lo ricordo come un Videogioco a stanze, un labirinto dove a bordo della nostra tecnologica navicella si aveva il compito di recuperare un carico, recuperandolo dai pirati che lo avevano rubato. Erano pirati supertecnologici, che reagivano anche in modo alquanto pesante. Infatti la nostra navicella che si muoveva attraverso le stanze 2D era armata fino ai denti. Avevamo ben quattro navicelle per superare le stanze del gioco, una serie di armi e dei powerup da recuperare. Forse ai tempi mi aiutavo con qualcuno dei miei crack, ma queste non sono cose da raccontare.

Programmato da Raffaele Cecco, che nonostante il nome è un ragazzo inglese (probabilmente le sue radici sono italiane), a cui mi sento particolarmente vicino. Raffaele inizia a Programmare in basic per Zx Spectrum, poi si evolve in altro, per diventare il programmatore di diversi giochi dell'epoca. Cybernoid nasce inizialmente per Spectrum, ma poi viene convertito per diversi Computer dell'epoca, come Amiga e Commodore 64. Della Conversione per Commodore 64 se ne occupa Nick Jones, dato che Raffaele rimane legato allo Zx Spectrum e all'Amstrad, macchine che usavano lo stesso microprocessore.

La Grafica per Commodore 64 era particolarmente riuscita, con animazioni ben fatte. Ci si chiede come il piccolo-grande di casa Commodore potesse far fronte alla visualizzazione di così tanti dettagli, pur facendo girare il tutto così fluidamente.

L'esplorazione degli ambienti di gioco era molto lineare - ogni schermata conduceva semplicemente alla successiva, non c'erano percorsi diversi da seguire (non si poteva nemmeno tornare indietro) - ma era sufficiente per farti venire voglia di vedere cosa c'era dopo. Forse erano gli ambienti da esplorare, i nemici da abbattere, le armi da utilizzare, i labirinti da risolvere... o forse era merito della Musica, sceglibile al posto degli effetti sonori tralasciabili, che dava al gioco la giusta energia per andare avanti. E si sparava, e come se si sparava. Mi ricordo quella navicella che buttava fuori arcate di missili al plasma, che da vedere per me Designer e programmer, come Raffaele Cecco, erano bellissimi da vedere. Tu che vedi potresti obiettare: guarda che erano un ammasso di pixelloni. Ehi, significa che tu non hai la fantasia di un adolescente dell'epoca, in cui i grossi pixel erano bellissimi missili al plasma.

I miei ricordi grafici non possono più essere rivisitati, Vista la mia cecità, ma la robusta colonna sonora per C64 posso riascoltarla, eccome se posso. Nel player qui a lato c'è la superba stratosferica Musica composta da Jeroen Tel, lo stesso che faceva parte dei Maniacs of noise. Il Sid del Commodore 64 è spremuto fino all'osso. Non me ne vogliano le altre conversioni dell'epoca, ma la colonna sonora per C64 è insuperabile. Ne sono stati fatti tanti remix, addirittura anche in chiave classica.

Cybernoid è una di quelle perle preziose che resterà sempre nella mia memoria. Ebbe un seguito, Cybernoid 2 The revenge, ma quella è Storia per un altro articolo, magari corredato da qualche aneddoto della mia vita Informatica. Tu che vedi hai potuto leggermi con la Musica di Cybernoid in sottofondo, e tra poco potrai Aprire un emulatore di C64 e rigiocarlo, ma per te amico non vedente è arrivato il momento di goderti la colossale Musica di Jeroen Tel: clicca Play e torna con me agli anni ottanta!