Mary Shelley - Frankenstein - (5) 13 Agosto 1817 (Audiolibro)
Giuseppe Di Grande Aggiornato il 18/04/2021 10:00Il mio affetto nei riguardi dell'ospite aumenta ogni giorno. Egli suscita in me la massima ammirazione e pietà. Come posso vedere, senza soffrirne, una creatura così nobile abbattuta dalla sventura?
È affabile e saggio, ha una cultura vastissima, e quando parla, le sue parole, anche se sottoposte a una scelta raffinata, fluiscono con una scioltezza ed una eloquenza impareggiabili.
Si è ormai quasi rimesso dalla sua malattia, e sta di continuo sul ponte, cercando con gli occhi, secondo ogni apparenza, la slitta che precedeva la sua. Per quanto infelice, non si abbandona completamente al proprio dolore, ma si interessa molto a ciò che gli altri fanno.
Mi ha rivolto numerose domande circa i miei piani, ed io gli ho narrato con molta franchezza la mia piccola storia. Si è mostrato lieto della confidenza, e mi ha suggerito alcuni emendamenti che mi riusciranno della massima utilità. Non vi è ombra di pedanteria nel suoi modi, ma tutto ciò che egli fa sembra sorgere unicamente dall'interesse che prova per istinto al benessere di tutti coloro che gli sono vicini. Spesso si lascia dominare dalla disperazione, e allora siede appartato e cerca di vincere tutto ciò che vi è di cupo e di scostante nel suo umore.