Biblos e Louis Braille, un ponte lungo duecento anni
Giuseppe Di Grande Aggiornato il 30/08/2021 08:00Erano gli ultimi giorni di ottobre dell'anno 2007 e nel gruppo di Biblos condividevo questa proposta:
"Ho pensato che sarebbe carino in Biblos aggiungere una funzione per Stampare facilmente con una Stampante Braille."
Subito dopo iniziai la stesura del primo Ambiente Braille del programma.
Sino ad allora nei gruppi di discussione in Internet notavo l'assenza di argomenti riguardanti la produzione Braille su carta mediante un personal Computer. Quando transitava qualche rarissima richiesta di aiuto, leggevo di tante difficoltà che mettevano a dura prova anche le competenze degli informatici più esperti. Questi problemi molte volte non trovavano soluzione. Di questo disagio informatico avevo anche un riscontro diretto quando aiutavo telefonicamente qualche persona nell'uso del Computer.
Perché il sistema Braille, così Accessibile a tutti con una semplice Tavoletta e Punteruolo, in ambito di stampa con le nuove tecnologie diventava così inaccessibile? Per me era una cosa paradossale che l'Informatica, piuttosto che facilitare le cose, dovesse complicarle così tanto. L'usabilità a me tanto cara, quando si trattava di Stampare in Braille, dove si era persa?
Così cominciai a progettare un sistema efficace che soddisfacesse appieno le mie esigenze di non-vedente. Volevo che, come per quelle a Inchiostro, le stampanti Braille si potessero utilizzare con facilità e immediatezza, cosicché fare Braille con un Computer diventasse finalmente un processo naturale. Fermo su questo principio iniziai a Scrivere la mia idea, che poi nei mesi successivi si rivelò vincente: toccai con mano la voglia che le persone avevano di essere autonome.
Il Braille fu un sistema che partì dal basso, grazie all'inventiva di una persona: Luigi Braille. Il papà di Luigi era un sellaio, un artigiano che faceva finimenti per cavalli. L'idea di Luigi, diretta ispirazione del Metodo ideato da un militare, Charles Barbier, non fu accolta bene, come capita molte volte con le idee innovative.
Ci si fermi a riflettere su quei sei puntini a Rilievo. Cosa si pensa quando si tocca un Foglio scritto in Braille? Per noi non-vedenti è una Associazione istantanea e naturale tra medium e Cultura. Ma non è così naturale per una persona normovedente o che ha perso la Vista da poco (come successe a me circa quindici anni fa), razionalizzare che il Braille è...
Non si tratta certo di asperità della carta. Tramite quei sei punti combinabili tocchiamo vocali, consonanti e Punteggiatura. Noi sappiamo interpretare le combinazioni di quei sei puntini.
Un insieme di combinazioni in Informatica si chiama codice. Un codice è Formato da una serie di simboli e serve a rappresentare un insieme di dati interpretabili. Interpretando le combinazioni di quei sei punti del codice Braille, accediamo a parole, frasi, interi documenti del nostro Linguaggio naturale. Di più: accediamo a tutti i linguaggi naturali o artificiali di cui abbiamo conoscenza, competenza e capacità. Accediamo insomma a informazioni, Cultura, sapere.
Il Braille dunque non è solo un codice, perché esistono al mondo molte codifiche Braille, per vari ambiti di utilizzo. Non è nemmeno un Linguaggio, perché altrimenti sarebbe una entità fredda e inespressiva. Possiamo invece dire che il Braille è un sistema, fatto di codici, linguaggi, metodi e strutture. E possiamo affermare che è un meraviglioso strumento al servizio dell'Uomo per accedere al sapere universale.
...il Braille è filosofia, è amore per il sapere!
Quando appare una nuova Tecnologia, alcune persone, negativamente o entusiasticamente, preconizzano la fine del Braille. Non si riesce a capire che il Braille non può morire. Ad essere dimenticati potranno essere in futuro le tavolette, le stampanti, gli attori e gli strumenti che oggi producono Braille, quegli enti e quelle tecnologie che, essendo al servizio della Cultura e ritagliandosi un posto nella Storia, completano più o meno velocemente il loro arco di vita.
Il Braille è una cosa diversa: non può essere sostituito da un'altra Tecnologia di accesso alla Cultura, perché è un elemento primario e di base. Il Braille si trasforma, si adatta, si sposa con tutte le tecnologie, perché non è una Tecnologia, ma è un sistema che, mediante una Tecnologia qualsiasi, ci permette di soddisfare il nostro amore per il sapere. Il Braille è filosofia!
Luigi fu osteggiato e deriso dalle mentalità ristrette del suo tempo. Lui caparbio seppe cogliere i mutamenti tecnologici del suo secolo, e con esse mettere in pratica la sua geniale idea. Luigi era il vero cittadino del suo tempo! I suoi detrattori avevano solo paura del nuovo.
Per esempio, oggi si teme l'avanzata degli schermi a tocco, i cosiddetti touchscreen. La paura del nuovo non va d'accordo né con la Tecnologia né col Braille. Noi abbiamo a disposizione molteplici strumenti e periferiche informatiche in cui i sei puntini del Braille continuano ad essere utilizzati con profitto. Domani la Ricerca tecnologica integrerà nei touchscreen anche altre caratteristiche: i touchscreen diventeranno schermi con proprietà aptiche. Gli schermi aptici modificheranno e incresperanno dinamicamente la loro superficie.
Uno Schermo da cui si ha un riscontro Tattile, oltre che visivo e sonoro, sarà un meraviglioso Ambiente in cui il Braille si esprimerà felicemente.
Non si devono temere le nuove tecnologie, le ricerche e le innovazioni atte a migliorare l'Autonomia delle persone, anche se queste innovazioni provengono da un... singolo. E con questo spirito ho sviluppato l'Ambiente Braille in Biblos, dove penso di aver restituito al sistema Braille parte di quella semplicità che aveva perso.
Il sistema Braille appartiene alla gente. In Informatica diremmo che il Braille è di pubblico dominio, e Biblos è proprio uno strumento Software che dà Autonomia alle persone. Mese dopo mese la gente ha riconosciuto l'importanza di questa Innovazione, e alcune persone hanno collaborato e continuano a collaborare attivamente allo sviluppo di questo Progetto.
Ritengo sia molto importante ricevere la collaborazione delle persone, e infatti Biblos è uno strumento partito, sviluppato e amato dal basso. Biblos è un Progetto pieno di vitalità, come il Braille!
Il Software ha molte altre caratteristiche, come l'Ambiente per fare Videoscrittura, quello per produrre audiolibri MP3 e DAISY, i servizi Internet utili per lo Studio, le mappe di Tastiera per Scrivere in altre lingue, l'analizzatore ortografico per correggere libri digitali, la possibilità di produrre disegni e grafici tattili, e il sistema per fare semplicemente... Braille.
Non si tratta di progetti per il futuro, caratteristiche che dovranno essere ancora sviluppate, bensì sono realtà utilizzabili e utilizzate sin da subito da ogni persona, vedenti e non-vedenti.
Per tutto questo, e per tutto ciò che verrà, un sincero ringraziamento va ai miei collaboratori e a tutto il gruppo di Biblos. Grazie anche a quelle persone che nei mesi scorsi si sono rese disponibili a ricevere del materiale Braille in greco classico, che ci hanno resi felici confermandoci la perfetta riuscita del sistema. Grazie a quelle persone che lavorano in silenzio a Sostegno del Progetto.
Infine grazie a te, Louis, per avermi dato la possibilità di esprimere il mio ingegno mediante il tuo e nostro sempre attuale sistema Braille!
Per ulteriore supporto ci si può iscrivere nel Gruppo di Biblos su Facebook o nel Canale di Biblos su Telegram.