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Cataratta: lenti multifocali per una visione perfetta

Aggiornato il 19/02/2011 00:00 
 

MILANO. Il dottor Ernesto Capitanio ci parla delle ultime tecniche di intervento per la chirurgia della Cataratta.

“Cos'è cambiato rispetto a qualche anno fa?”

questo tipo di intervento. La Tecnica prevede l'utilizzo di una punta al titanio che, introdotta nel bulbo oculare attraverso un'apertura di circa 2 mm, vibrando a circa 50 mila volte al secondo, frantuma il cristallino catarattoso e ne aspira le masse.

“Cosa sono le lenti multifocali, Dottor Capitanio?”

Le IOL multifocali di ultima generazione sono la vera novità che riguarda l'evoluzione dei cristallini artificiali. Dopo molti tentativi durati anni in cui si è passati dalle lenti accomodative alle lenti difrattive, finalmente oggi la lente multifocale completa in modo soddisfacente questa necessità di vedere perfettamente bene da lontano e da vicino senza più l'utilizzo di occhiali correttivi.

Incision Cataract Surgery) siamo arrivati alla customizzazione della Cataratta, ovvero la costruzione personalizzata del cristallino Artificiale che, introdotto nel bulbo oculare, riesce a correggere i difetti di cui è portatore il malato. In questo modo vengono corrette miopie di qualsiasi livello, astigmatismi, forti ipermetropie o presbiopie difficilmente correggibili con il laser. Fondamentali sono quindi alcuni esami preliminari come la biometria computerizzata, l'aberrometria, la tomografia oculare. Grandi vantaggi dunque ed ancor di più se si pensa che con queste lenti innovative siamo in condizione di proteggere l'Occhio dalle radiazioni luminose, che possono risultare fastidiose, con filtri colorati per simulare il più possibile la visione del cristallino.

Dott. Ernesto Capitanio : Asportazione del cristallino con la punta del facoemulsificatore

Oggi lavoriamo con strumenti più raffinati, con pregevoli vantaggi per il chirurgo ed il malato. L'incisione per entrare con la punta del “faco” si è ridotta ulteriormente e ciò ha scongiurato in modo quasi totale il rischio di infezioni postoperatorie. Sono scomparsi i punti di sutura, l'apertura per la punta del “faco” è diventata talmente piccola da chiudersi a “valvola” portando il grosso vantaggio di non avere più residuo di astigmatismo d ovuto alla cicatrice. La rivoluzione maggiore è stata poi nei materiali nuovi per la costruzione del cristallino Artificiale. Le vecchie lentine erano costruite in materiale sintetico rigido, oggi sono in silicone pieghevole, che è il materiale usato maggiormente per la produzione delle nuove lentine artificiali. Grazie alla loro flessibilità, possono essere facilmente iniettate con sistemi sofisticatissimi attraverso l'apertura di 2 mm usata in precedenza per l'introduzione della punta del faco nel bulbo oculare . Ma sicuramente la vera novità è avvenuta solo qualche anno fa con la scoperta delle lenti multifocali.

Inserimento del cristallino Artificiale per l'intervento della Cataratta.

L'evoluzione tecnologica in medicina riserva continue sorprese, soprattutto nel campo della chirurgia oculare. Ne parliamo con il dottor Ernesto Capitanio, il primo in Italia ad eseguire un intervento di Cataratta ambulatoriale nel 1986 ed usare la Tecnica innovativa della facoemulsificazione.

“Dottor Capitanio, quali sono le ultime novità per ciò che riguarda la Cataratta?”

La vera svolta è avvenuta nei primi anni '80 con l'inizio della facoemulsificazione, cioè l'utilizzo degli ultrasuoni per la frantumazione della Cataratta. Oggi la cosiddetta “faco” è la Tecnica più diffusa al mondo per naturale.

L'intervento, che viene svolto in regime ambulatoriale in sala operatoria, avviene con l'uso di poche gocce di anestesia locale. In genere la durata non supera i 12-15 minuti. La “durezza” (cioè il cristallino molto vecchio) è la condizione che allunga i tempi dell'intervento ed è questo il motivo per cui è consigliato, appena si fa la diagnosi di Cataratta, di asportare il cristallino opaco. Non si attende più, come si diceva un tempo, che la Cataratta debba essere “matura”. Subito dopo l'intervento il malato è pronto per tornare a casa, l'Occhio operato normalmente rimane sbendato ed è già in condizioni di vedere.

Il paziente a cui viene inserita, dopo l'intervento di Cataratta, torna per tutta la vita nelle condizioni di visione in cui si trovava a 20-30 anni quando ancora non necessitava di utilizzare, per la visione da vicino, la correzione da presbite.