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Non Vedenti, Braille e Tecnologie di Stampa

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Prova a chiudere un occhio, saprai se l’altro è sano

Aggiornato il 21/02/2011 00:00 
 

PISTOIA. Chiudete prima un Occhio, poi riapritelo e chiudete l’altro. Si tratta di una manovra tanto semplice quanto efficace per verificare se, a grandi linee, qualcosa non va nella parte centrale della retina,la membrana nervosa che controlla il meccanismo visivo (ad esempio i colori appaiono sfumati). Secondo test: guardate un Foglio a quadretti o disegnateli voi stessi su uno bianco. Se al centro le righe vi appaiono storte o sfocate, consultate il medico. È un ulteriore allarme. Si tratta della degenerazione della macula, malattia progressiva tale da impedire, nel tempo, di vedere la televisione, Leggere un Libro, guidare la macchina.

Sono attualmente circa 70 mila i toscani che soffrono della Forma “legata all’età” (comparsa in media dopo i 55 anni), cui se ne aggiungono altri 5 mila, coinvolti per complicazioni provocate dal Diabete. Ed è a quest’ultima condizione (edema, cioè gonfiore, maculare diabetico) che si rivolge positivamente una molecola già impiegata per quella senile.

Lo ha stabilito la Commissione Europea. Si tratta del ranibizumab, un anticorpo monoclonale che blocca la crescita del VEGF-A, una proteina responsabile della permeabilità vascolare, capace di determinare la Formazione di liquido, causa poi del gonfiore. L’edema viene diagnosticato con l’esame del fondo dell’Occhio e confermato con la fluorangiografia e l’OCT, tomografia a coerenza ottica. E’ la prima Terapia che ha dimostrato di migliorare la Vista e la qualità della vita di questi pazienti.

Cura d’elezione - si è detto all’incontro promosso a Milano da Novartis, cui hanno partecipato i professori Paolo Lanzetta di Udine, Stefano Piermarocchi di Padova, Maria Lucia Specchia e Monica Varano di Roma - rimane il laser che provoca una bruciatura del tessuto,la Formazione di una cicatrice riduzione della trasudazione, in grado quindi di bloccare il Percorso progressivo. Poi c’è la scelta chirurgica, nei casi più gravi con la rimozione del corpo vitreo (vitrectomia). La Prevenzione di base, comunque, rimane il controllo della Glicemia, del colesterolo e della pressione arteriosa.

Al momento, in Italia, il ranibizumab è rimborsato dal Servizio sanitario nazionale per le persone con degenerazione maculare legata all’età neovascolare attiva ed acuità visiva con la migliore correzione uguale o superiore ai due decimi. Per quanto riguarda invece la Forma diabetica, non esiste una scelta uniforme, con la diversità operativa fra regione e regione e fra le singole aziende sanitarie locali.

Una corretta diagnosi, ha concluso Giuseppe Castronovo, Presidente della Agenzia internazionale Prevenzione cecità, è in grado di contrastare l’instaurarsi di una condizione di ipovisione o di cecità. In Toscana ci sono 80 mila ipovedenti e 25 mila non vedenti.