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Il Cavolfiore: Origini, proprietà nutrizionali e ricette

Pubblicato il 10/07/2021 08:00 
 

Appartiene alla famiglia delle Brassicacee (o Crucifere), il suo nome deriva dal latino caulis (cavolo) e floris (fiore), il cavolfiore è una delle varietà più comuni di cavolo. Originario del Medio Oriente, fu portato in Italia dove, già in epoca romana, veniva consumato ed apprezzato. In epoca moderna, un grande impulso alla sua diffusione venne dalla corte di Francia, al tempo di Luigi XIV.

Oggi il cavolfiore è coltivato per lo più nel Meridione, più adatto per la qualità dei terreni e per il Clima. Sensibile al freddo, soprattutto in fase di sviluppo, la pianta presenta un fusto breve e robusto di Forma cilindrica, con alla base foglie oblunghe e ricurve, dalla grossa nervatura centrale. Si coltiva per l'infiorescenza, detta anche cima, testa o palla, che si diparte compatta da un asse centrale, presentando colori diversi secondo le varietà: bianco candido, color crema, violetto. Le ricerche genetiche e le ibridazioni hanno permesso di ottenere cultivar presenti sul mercato da novembre ad aprile, precoci o tardive.

Il cavolfiore è un alimento ricco di sali minerali: calcio, fosforo, potassio, zinco e rame. È ricco di vitamine: vitamina A, vitamina C , vitamina K e vitamine del gruppo B: B1, B2, B3 e B9. Inoltre contiene antiossidanti, beta carotene,acido folico ed aminoacidi, principi attivi antinfiammatori ed antibatterici, oltre che depurativi e rimineralizzanti. Stimola il funzionamento della tiroide, regola il battito cardiaco,la pressione arteriosa e il ph del sangue. È utile, con il suo succo, a combattere le coliti ulcerose, indicato in casi di Diabete e per i celiaci dato che non contiene glutine.

In Cucina l'uso è piuttosto vasto, complicato da alcune ambiguità legate ai diversi nomi regionali: in Sicilia e in altre regioni del Sud, per esempio, il cavolfiore prende il nome di broccolo. Prepararlo alla cottura è semplice. Innanzitutto, si taglia il torsolo intorno alla base per liberarlo dalle foglie verdi più grandi. Si lasciano solo quelle più piccole e tenere. Si tolgono anche le parti macchiate o danneggiate e, se è molto grosso, si scava il torsolo per circa cinque centimetri. Quindi, si lava accuratamente e si lascia immerso per venti minuti in acqua fredda per pulirlo da eventuali insetti. Le cime dell'infiorescenza si possono consumare crude, in insalata, o possono venir preventivamente lessate e poi preparate in svariate maniere: saltate in padella, fritte, in purea o gratinate. Per neutralizzare il cattivo odore emanato durante la cottura, si possono far cadere alcune gocce di aceto sul coperchio del recipiente.

Al momento dell'acquisto, è bene controllare che il fiore sia bianco, ben chiuso e sodo, e che le foglie abbiano un aspetto fresco, non siano cioè avvizzite, con macchie giallastre, indice dell'inizio di un processo di deterioramento. A volte, la superficie del fiore può apparire leggermente annerita, e questo difetto, è quasi sempre causato da una conservazione troppo prolungata o non perfetta; in questo caso, è bene asportare la parte scura con un coltellino affilato.

I cavolfiori vanno considerati almeno nella dose di 200 / 250 grammi a persona (un cavolfiore medio basterà quindi per non più di quattro persone) e il tempo di cottura si aggira intorno ai 15 / venti minuti. Attenzione a non far cuocere troppo i cavolfiori perchè diventano meno digeribili e maleodoranti, proprio se si allungano i tempi di cottura. Si possono cuocere interi o divisi a cimette: per fare la prova cottura basta pungerli con una forchetta.

I cavolfiori si possono conservare anche nel freezer: si fanno bollire per due minuti e si chiudono in sacchetti per freezer. Al momento dell'uso, si fa terminare la cottura per otto / dodici minuti circa.

Cavolfiore con uva sultanina e pinoli

    Ingredienti per 4 persone:
  • un chilogrammo di cavolfiore
  • uno spicchio d'aglio
  • 40g di uva passa e pinoli
  • Olio extravergine di oliva
  • prezzemolo
  • sale e pepe

In una pentola con acqua bollente e salata quanto basta, scottate per cinque minuti il cavolfiore; quindi scolatelo e tagliatelo a pezzi. In un tegame con l'Olio soffriggetevi l'aglio; unitevi il cavolfiore e, mescolando ogni tanto, fatelo insaporire. Coprite il recipiente e fate cuocere per dieci minuti a fiamma molto dolce. Aggiungete poi l'uva e i pinoli, aromatizzate con una macinata di pepe e cospargete con un po' di prezzemolo tritato. Aggiustate di sale e rimescolate. Sempre a recipiente coperto e a fiamma dolce, fate cuocere per altri dieci minuti e servite.

Cavolfiore gratinato

    Ingredienti per 4 persone:
  • un cavolfiore
  • una tazza di besciamella
  • 40g di parmigiano grattugiato
  • Olio extravergine di oliva
  • sale

Mondate il cavolfiore, lavatelo e fatelo lessare per sette minuti in acqua bollente salata. Scolatelo e passatelo in una pirofila da forno, già oleata. Bagnatelo con la besciamella, cospargetelo con poco Olio e spolverizzatelo con il parmigiano grattugiato. Mettete la pirofila in forno, a temperatura media, fate gratinare e servite.

Penne al cavolfiore

    Ingredienti per 4 persone:
  • 400g di penne rigate
  • 800g di cimette di cavolfiore
  • due spicchi di aglio
  • una cipolla
  • 60g di uvetta sultanina
  • 30g di pinoli già sgusciati
  • 20 olive nere snocciolate
  • 100g di formaggio grana grattugiato
  • Olio di oliva
  • un peperoncino
  • sale

In una pentola con acqua salata quanto basta, fate lessare le cimette di cavolfiore. Nel frattempo, in un tegame con un filo di Olio , fate soffriggere gli spicchi di aglio interi e la cipolla tritata. Appena la cipolla incomincia ad appassire, aggiungete il cavolfiore scolato dall'acqua di cottura, l'uvetta in precedenza ammorbidita in acqua tiepida, i pinoli e le olive. Mescolate con cura e fate bene insaporire il tutto. Nella stessa acqua di cottura del cavolfiore, fate lessare la pasta: scolatela ancora un po' al dente e versatela nel tegame delle verdure. Insaporite la pasta a fuoco vivo per qualche minuto, mescolando di tanto in tanto. Prima di togliere dal fuoco aggiungetevi il peperoncino e un abbondante strato di grana. Ritirate quindi dal fuoco, date una buona mescolata e servite subito.