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Mary Shelley - Frankenstein - (14) Capitolo Terzo - 3/3 (Audiolibro)

Aggiornato il 20/06/2021 10:00 
 Frankenstein 14

Nessuno può immaginare la complessità dei sentimenti che, come un uragano, mi travolsero nel primo entusiasmo del successo. Vita e morte mi apparivano legami ideali che io per primo avrei potuto spezzare, rovesciando sul nostro buio mondo un torrente di luce. Una nuova specie mi avrebbe benedetto come sua origine e creatore; molti esseri eccellenti e felici avrebbero dovuta a me la loro esistenza. Nessun padre avrebbe avuto diritto alla gratitudine dei figli così completamente come io mi sarei meritata la loro.

Seguendo il corso di tali riflessioni, pensai che, se potevo animare materia inerte, avrei potuto con l'andare del tempo (anche se ciò mi era per il momento impossibile), rinnovare la vita là dove la morte sembrava aver votato il corpo alla distruzione.

Tali pensieri valsero a sostenere il mio spirito mentre continuavo nella mia impresa con ardore instancabile. Le mie guance si erano fatte pallide per lo studio, il mio corpo emaciato per l'isolamento. Spesso, sull'orlo della certezza, fallivo; pure mi abbarbicavo alla speranza che il giorno o l'ora seguente potessero segnare il mio successo.